Conosciamo meglio Daniele Di Donato
Daniele Di Donato è un artista digitale che realizza opere sia statiche che dinamiche, grazie all’utilizzo
della potenza espressiva della grafica 3D. Ha iniziato il suo percorso da autodidatta, per poi approfondire la propria formazione studiando Nuove
Tecnologie dell'Arte presso un'accademia di belle arti. Parallelamente, ha intrapreso un percorso di
studio e di ricerca artistica che ha condiviso sui social network e su alcuni forum del settore. Questo
approccio gli ha permesso di entrare progressivamente nel mondo dell’arte, prendendo parte a
esposizioni e progetti in spazi fisici e digitali.

Nelle sue opere, l'artista esplora diverse tematiche, dalle esperienze personali alle riflessioni sociali,
offrendo il suo punto di vista. Emozioni e pensieri si materializzano nelle sue creazioni, rendendole
delle finestre sul suo universo interiore.
Il linguaggio estetico sviluppato è caratterizzato da un’impostazione astratta e surreale. Forme, colori,
suoni e ambientazioni evocano scenari idilliaci e onirici, creando un contrasto con le tematiche
trattate, spesso profonde e complesse.
DANIELE DI DONATO
The Moon has fallen, 2025, grafica 3D
The Moon has fallen, 2025, grafica 3D
Quest'opera nasce come riflessione sulla vulnerabilità e sulla malleabilità dell'individuo nella società contemporanea.
Quando abbiamo smesso di puntare alla luna? Ci siamo adagiati nella normalità per intraprendere un percorso più sicuro, comune e conforme, perdendo la forza per sognare, per spingerci oltre l'ordinario. La luna è caduta, e non alziamo più lo sguardo. Il contesto sociale sempre più frammentato, dominato dalla competitività e dal materialismo, costringe l’essere umano a confrontarsi quotidianamente con un mondo in costante trasformazione, segnato da instabilità e incertezza.
L'individuo è esposto a una continua sovrastimolazione: distrazioni, pressioni esterne e confronti sociali si insinuano nei suoi punti di debolezza, compromettendone l’equilibrio interiore. In questo scenario, l’identità personale viene messa alla prova, spinta ad adattarsi, a piegarsi per sopravvivere da cui deriva una forma di consapevolezza più cauta, razionale, disillusa. I desideri, i sogni e le emozioni più autentiche vengono progressivamente accantonati per la necessità di sopravvivere emotivamente e psicologicamente. Esporsi diventa rischioso, perché alto è il rischio di fallire e perdere il confronto.
Quando abbiamo smesso di puntare alla luna? Ci siamo adagiati nella normalità per intraprendere un percorso più sicuro, comune e conforme, perdendo la forza per sognare, per spingerci oltre l'ordinario. La luna è caduta, e non alziamo più lo sguardo. Il contesto sociale sempre più frammentato, dominato dalla competitività e dal materialismo, costringe l’essere umano a confrontarsi quotidianamente con un mondo in costante trasformazione, segnato da instabilità e incertezza.
L'individuo è esposto a una continua sovrastimolazione: distrazioni, pressioni esterne e confronti sociali si insinuano nei suoi punti di debolezza, compromettendone l’equilibrio interiore. In questo scenario, l’identità personale viene messa alla prova, spinta ad adattarsi, a piegarsi per sopravvivere da cui deriva una forma di consapevolezza più cauta, razionale, disillusa. I desideri, i sogni e le emozioni più autentiche vengono progressivamente accantonati per la necessità di sopravvivere emotivamente e psicologicamente. Esporsi diventa rischioso, perché alto è il rischio di fallire e perdere il confronto.